venerdì 11 gennaio 2013

...con Francesco Bertacco...

E' ora di rispolverare una nostra rubrica che lo scorso anno ci ha dato particolari soddisfazioni: la sezione interviste. Sotto i riflettori quest'oggi uno che il calcio ce l'ha nel sangue, uno che è sempre bello ascoltare quando si parla di questo sport. Stiamo parlando di Francesco Bertacco, da 3 anni al Gambellara e diventato uno dei cardini dello spogliatoio rossoblu. 



Ecco di seguito la sua intervista...

B: Nome?
F: Francesco

B: Cognome?
F: Bertacco

B: Nato il?
F: 04/07/89

B: cos'è per te il calcio?
F: Bella domanda, per me il calcio è un amore a prima vista ma anche un odio profondo quando le cose non vanno come vorrei (giuro che se per sbaglio faccio un allenamento di merda sto male due giorni, ma lo sapete benissimo), lo vivo in maniera passionale e sanguigna, lo respiro, sarà perchè in casa mia lo odiano tutti, sarà perchè è una perfetta valvola di sfogo, sarà perchè mi ha regalato alcune gioie e molti dolori/guai, sarà che son un ultras e quindi vedi tutto con occhi diversi l'odore dell'erba, un fumogeno, un coro, un goal, un errore madornale sotto porta, per molti sono bazzecole, per me son tutto.

B: Descriviti come giocatore
F: Hahahaha non mi avevano mai fatto questa domanda, quasi mi fa sembrare importante, comunque mi reputo una seconda punta, penso di avere grinta da vendere e una fame e voglia di rivalsa come non ha nessuno e una buona tecnica, penso di essere abbastanza freddo sottoporta.

B: Qual è il calciatore da cui prendi ispirazione per destreggiarti in campo?
F: Il mio idolo in assoluto è Raul Gonzalez Blanco "el siete" un rapace d'area con un piede da 10 abilissimo nel giocare sulla profondità, a livello italiano dico Ciccio Baiano e Roby bumbum Murgita, a livello locale invece Davide Vaccaretti fin dai tempi quando giocavamo da piccoli in strada o nelle giovanili del Chiampo ho sempre cercato di emularlo.

B: Tuo miglior pregio e peggior difetto?
F: Allora il mio miglior pregio è la grinta, la fame e la voglia di rivalsa che ho e che metto anche se si tratta di un minuto di gioco, poi penso anche di vedere bene la porta e di muovermi bene in area e saper sfruttare bene tutti i ribattini e le palle vaganti, poi penso la barba che forse mi fa assomigliare a Rooney. Bene in pregi si fa presto dirli son tre in croce, i difetti ne ho una lista, sono troppo emotivo e tendo a buttarmi giù e ad incazzarmi di brutto se sbaglio qualcosa (ne sanno qualcosa i miei simpatici compagni di squadra che non vedono l'ora di sentire la mia omelia di bestemmie ed eresie appena sbaglio qualcosa), non son per niente bravo nella difesa del pallone sia sulle palle alte sia se c'è da far rifiatare la squadra, infine la mia scadente forma fisica dovuta ad anni di incurie alimentari ma soprattutto di GESTIONE da bevande e affini.

B: Come sei finito all'Elettrosonor?
F: Lo ricordo come si ricordano le cose migliori che ti capitano, durante la finale del torneo di calcio a 9 di montechia che disputavo con dei miei amici di Chiampo (gente che sa giocare) al fischio finale si avvicina Ivan e mi chiede in che squadra giocassi, io gli dissi sopreso che giocavo negl'amatori a Chiampo e lui mi fece i complimenti per la mia prestazione (non so che partita abbia visto), dopodichè incomincio a parlarmi del progetto Elettrosonor. Qualche settimana dopo durante la sagra di Vestena, quando i fumi dell'alcool avevano preso il sopravvento all'interno della pizzeria planet mi convinse a prendere parte al progetto, strana la vita.

B: Diciamo la verità: sapevi che giravano fiumi di birra e si faceva festa vero?
F: Onestamente no, ho accettato a scatola chiusa, ,ma lo rifarei mille volte, dico solo che al mio primo allenamento Ivan disse che provenivo dalla cantera del Barça ma io lo corressi subito precisando che forse venivo dalla cantina del Barça e penso di aver fatto un ingresso in scena trionfale.

B: Un compagno che ammiri e uno che invidi per qualche motivo. Ce ne sono?
F: Allora diciamo che per invidiare invidio tutti perchè penso di essere il meno talentuoso del gruppo ma soprattutto invidio tutti quei 18 che vengono convocati la domenica perchè si vede che si impegnano più di me. Lo stesso discorso vale per l'ammirazione la provo verso tutti, anche se ad esser sincero mi piace molto come Brandi riesca a metter giù palla e girarsi in una frazione di secondo e anche come il mio amico Jordi Alba (Luca Framarin) mi faccia spesso dei tunnel o altri numeri per poi far eslpodere il suo mancino.

B: Come te lo spieghi questo inizio di stagione difficile?
F: Me lo spiego in maniera semplice, il calcio è ciclico e tutto quello che ci andato bene l'anno scorso (partite che meritavamo di pareggiare ma abbiamo vinto grazie a un episodio allo scadere o situazioni favorevoli) quest'anno sembra proprio non ingranare anzi si sta rivoltando contro. Poi penso sia stato sbagliato l'approccio della squadra alle partite, ci sentivamo già arrivati, senza fame, come se non dovessimo dimostrare niente, invece nel calcio bisogna sempre dimostrare e ribadire di essere i più forti. Per fortuna siamo tornati al nostro classico sistema di gioco perchè penso che i primi moduli snaturassero troppo il gioco della squadra, spero di non mancare di rispetto a nessuno le mie sono solo opinioni di uno che di calcio ne capisce poco o niente. L'unica terapia che conosco, è quella di tirar fuori le palle e la fame, sputando sangue e remando tutti dalla stessa parte torneremo nelle zone nobili della classifica, e qui non centra il discorso di titolari o riserve, perchè anche se da qui alla fine giocassi solo un minuto, devo giocare quel minuto ai mille all'ora come se in quel minuto ci fosse tutta la stagione.

B: Facciamo il gioco della torre: dicci chi salvi e perchè tra: il tocco di suola di Castegnaro e la trivela di Zambon?
F: Penso che salverei la pancera di Carlo.

B: Tra: Il tatoo con le iniziali del marito dell'ex spice-girls Victoria (D.B.) e il tatoo della farfallina di Belen?
F: Tutta la vita il tatoo di Victoria Adams.

B: Tra: vita da studente e vita da lavoratore?
F: Vita da lavoratore, anche se ammiro gli studenti, io le ho provate tutte e due anche contemporaneamente.

B: Passiamo a qualche indovinello. Quali animali ha portato con sè Mosè sull'arca?
F: L'arca era di Noè non di Mosè.

B: Inizio con "C" e finisco per "O", sono peloso e ho del succo bianco. Chi sono?
F: Cocco, non quello dell'hellas. Ho l'abbonamento alla settimana enigmistica.

B: Hai segnato su rigore nell'ultima amichevole. Li tiri sempre così? Un po' ci hai fatto tremare eh ;)
F: Cito una grandissimo del football per rispondere " Ho un modo infallibile per battere i rigori, li metto dentro." Eric Cantona, a parte gli scherzi non l'ho battuto per niente bene ma alle volte conta il risultato, anche perchè avevo bisogno di segnare per la mia autostima perchè mi stavo un po' abbattendo moralmente negl'ultimi tempi.

B: Dovessi scegliere: meglio salvezza del Vicenza o dell'Elettrosonor?
F: Neanche da farle certe domande, scelgo senza dubbio la salvezza dell'Elettrosonor perchè so che posso combattere anch'io in prima persona per l'obiettivo finale mentre in curva sud al Menti più di contestare, fare cori o creare confusione o tafferugli non posso fare, anche perchè sarebbe un giusto regalo e premio per tutte le persone fantastiche che ho incontrato fin'ora, il Lanerossi è giusto che retroceda almeno ci sarà la rifondazione.

1 commento:

  1. ....Grande tacco...!!!! intervista spettacolare e non banale!!! anche se l'intervistatore si vede che deve ancora fare strada!!!! (bella MARCO!!!)

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